PRIVACY “Sanità: informazioni dopo il triage, sì al link sul cellulare dei familiari”

mercoledì 8 Aprile, 2020

Sperimentato lo scorso anno da una Asl per aggiornare sui pazienti che accedono al pronto soccorso.

Si è conclusa con una archiviazione l’istruttoria avviata dall’Ufficio del Garante per la privacy nei confronti di una Asl che lo scorso anno aveva introdotto un servizio on line per fornire informazioni ai familiari sui pazienti che accedono al pronto soccorso dell’ospedale.

La Asl potrà così riprendere l’attività che aveva sospeso dopo l’avvio dell’istruttoria. Il servizio attivato dall’Azienda sanitaria prevede che il paziente, una volta espletate le attività di triage, possa autorizzare un familiare a ricevere un link sullo smartphone o sul tablet che lo indirizza ad una pagina web dove poter visualizzare le procedure di cura, i tempi di attesa, le dimissioni o il trasferimento nei reparti di degenza.

A chi accede al servizio non sono mostrate informazioni diagnostiche, né i dati anagrafici del paziente, ma solamente il codice di accettazione e l’elenco cronologico delle visite e degli esami. La pagina contiene informazioni standard ed è raggiungibile anche per le 48 ore successive alle dimissioni dal pronto soccorso.

Chi non usufruisce del servizio o ha bisogno di maggiori informazioni può sempre rivolgersi al personale direttamente a voce.

Nella prima fase dell’istruttoria, l’Ufficio del Garante aveva rilevato alcune criticità con riferimento alle valutazioni effettuate dalla Azienda sulla necessità e proporzionalità dei trattamenti rispetto alle finalità perseguite, sulla tipologia delle informazioni visualizzabili attraverso il servizio e sull’opportunità di attivare lo stesso per tutte le tipologie di pazienti (codice rosso, vittime di violenza). Altri elementi di criticità riguardavano l’informativa e il modello di raccolta dei dati e del consenso per l’adesione al servizio.

A seguito dei rilievi sollevati, l’Azienda sanitaria ha presentato una nuova valutazione d’impatto e i nuovi modelli di informativa e di consenso. Modelli che, descrivendo meglio le caratteristiche del servizio e puntualizzando le scelte in base ad una più compiuta analisi dei rischi, hanno superato le criticità evidenziate dall’Ufficio del Garante. Positivi i giudizi anche sulle modifiche introdotte nella valutazione di impatto. Particolarmente apprezzata la puntuale valutazione delle tipologie di accessi al pronto soccorso per le quali la Asl non intende proporre il servizio all’assistito (ad es., gravità delle condizioni cliniche o possibilità che queste siano derivate da episodi di violenza) e la scelta di non indicare nel dettaglio la tipologia di visita specialistica effettuata in pronto soccorso.

Fonte: ufficio stampa Garante Privacy

Data: 8 Aprile 2020
Categoria: News
Autore: Helinext
Letture articolo: 137

Ultimi Articoli

Lavoro: il Garante Privacy proibisce l’uso del riconoscimento facciale per controllo presenze

martedì 16 Aprile, 2024

Il Garante Privacy ha stabilito che il riconoscimento facciale per controllare le presenze sul posto di lavoro viola la privacy …

Approfondisci

Scadenza dei termini di conservazione IX-CE

venerdì 12 Aprile, 2024

Con il Decreto Legislativo N. 1 del 8 gennaio 2024 sono variati i termini per la dichiarazione dei redditi. Sono …

Approfondisci

ARXivar – Aggiornamenti sulla Conservazione Elettronica – 3 – 2024

giovedì 4 Aprile, 2024

Nel documento allegato sono trattati i seguenti argomenti:

– Decreto legislativo N. 13 del 12 febbraio 2024 – scadenze per …

Approfondisci

Ti sei mai chiesto quale impatto può avere un bilancio di sostenibilità sulla tua azienda?

giovedì 4 Aprile, 2024

Il Bilancio di sostenibilità (ESG) è diventato, oltre che un nuovo obbligo cogente per molte aziende e a cascata anche …

Approfondisci

L’Europa approva la legge sull’Intelligenza Artificiale

lunedì 25 Marzo, 2024

Normare, gestire e applicare l’IA in azienda

Il 12 Marzo 2024 è stata approvata la legge EU sul tema dell’IA. …

Approfondisci